Il tragico incidente che ha coinvolto un bambino di 4 anni, avvenuto nel parco acquatico di Castrezzato (BS), richiama con forza il tema della sicurezza acquatica e l’urgenza di un’azione concreta e condivisa.

 

Assopiscine, a nome di tutti i suoi membri, ha espresso il proprio più profondo cordoglio per l’accaduto, ribadendo l’importanza della prevenzione, della formazione e della vigilanza in ogni contesto balneare, pubblico o privato.

 

«Di fronte a tragedie come quella di Castrezzato, non possiamo limitarci al cordoglio. È il momento di agire» – ha dichiarato Ferruccio Alessandria, Presidente di Assopiscine – «Assopiscine chiede da anni una legge nazionale che imponga standard minimi di sicurezza per le piscine, come avviene in altri Paesi europei. Non possiamo più affidarci al caso o alla sola responsabilità individuale: serve un quadro normativo che metta al centro la prevenzione, la sorveglianza e l’educazione. La sicurezza in piscina non è un optional, è un dovere collettivo».

 

L’episodio mette in luce la necessità di un impegno sistemico che coinvolga tutti gli attori del comparto: gestori, operatori, famiglie, istituzioni.

 

Condividere la cultura della sicurezza acquatica non è più una scelta: è un’urgenza che riguarda tutti, da affrontare con responsabilità e visione comune.

 

Da anni Assopiscine promuove la cultura della sicurezza attraverso campagne di sensibilizzazione, formazione tecnica e dialogo istituzionale, chiedendo l’adozione di un quadro normativo simile a quello francese, in vigore dal 2003, che ha dimostrato efficacia nella riduzione degli incidenti.

 

L’obiettivo è chiaro: garantire che ogni piscina sia un luogo sicuro, dove il benessere e il divertimento siano sempre accompagnati da responsabilità e consapevolezza.

 

 

Il Team di Assopiscine