La classificazione degli impianti piscina è codificata nell’Accordo Stato-Regioni del 2003 (ripresa anche dalla norma UNI 10637) e non è influenzata dalla sua dimensione.
Una piscina classificabile di categoria A1 deve possedere tutti i requisiti dalle norme menzionate, avere caratteristiche gestionali proprie ed essere destinate, in via principale, ad attività di balneazione da parte di una utenza pubblica indifferenziata a pagamento
Relativamente ai termini autorizzativi occorre avere presente che, ai fini della concessione edilizia (qualora necessiti) e della successiva agibilità (che rappresenta un pre-requisito per l’esercizio), sono rilasciati i prescritti pareri igienico sanitari ai sensi della normativa vigente in materia edilizia (DPR 380/2001 e seguenti anche locali), l’esercizio dell’attività di piscina di Categoria A è soggetto a comunicazione di inizio attività da presentare all’Autorità Sanitaria e all’Azienda Sanitaria Locale.
Tale comunicazione è richiesta anche nel caso di piscina del gruppo A2 la cui struttura principale sia già autorizzata ai sensi dell’art.231 T.U.LL.SS. R.D. 27/07/1934 n.1265.
Sono elementi essenziali della comunicazione:
a) Ubicazione della struttura e inquadramento urbanistico;
b) Categoria, gruppo, tipologia della piscina classificata ai sensi di legge;
c) Numero e tipo di vasche classificate ai sensi di legge;
d) Numero massimo di utenti ammissibili;
e) Responsabile della gestione della piscina;
f) Documentazione tecnica descrittiva dell’intera struttura e degli impianti di trattamento dell’acqua, comprendente almeno una relazione tecnica, planimetria, piante, sezioni quotate e con l’indicazione di ogni destinazione d’uso di locali comprensiva delle superfici di illuminazione e ventilazione; descrizione e progetti degli impianti tecnici di ventilazione, condizionamento, illuminazione, fognatura ecc.; tavola descrittiva del processo di depurazione dell’acqua indicante la loro potenzialità; quadro schematico del sistema di movimentazione dell’acqua (acqua in ingresso, depurazione refluo con indicazione delle direzioni dei flussi e dei punti in cui sono stati ubicati i manometri, ricircolo).
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