Quali sono le normative e condizioni di conservazione per uno stoccaggio di prodotti chimici per piscine e una conseguente vendita al dettaglio (es. antincendio o ambienti particolari)?
AssoPiscine
23 aprile 2020, 4:30
Premesso che rientrano tra gli agenti chimici pericolosi:
- comburenti
- infiammabili
- tossici
- nocivi
- irritanti
- sensibilizzanti
- pericolosi per l’ambiente
- agenti chimici che, pur non essendo classificabili come pericolosi, possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietà chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e delle condizioni nelle quali sono stoccati
le regole fondamentali da osservare in materia di sicurezza sono le seguenti:
- Tutti i prodotti e/o agenti chimici devono essere conservati nelle confezioni originali.
- Tutti i recipienti contenenti agenti chimici devono essere accuratamente etichettati e riportare tutte le indicazioni obbligatorie per legge (nome della sostanza, pittogrammi, frasi di rischio R, consigli di prudenza S, indicazioni relative al fornitore e massa o volume del contenuto).
- Tutti gli agenti chimici presenti devono essere corredati della apposita scheda dati di sicurezza, conservata in luogo noto ed accessibile a tutti coloro che li manipolano.
- Lo stoccaggio deve rispettare le condizioni riportate sulla schede di sicurezza dello specifico agente chimico.
- Qualora presenti in un unico ambiente più prodotti e/o agenti chimici,deve essere prevista una netta separazione degli agenti infiammabili, dagli agenti tossici, dagli agenti a carattere acido o basico.
- Periodicamente, deve essere verificata l’integrità dei contenitori per evitare perdite e diffusioni di sostanze pericolose nell’ambiente.
- Durante la movimentazione dei contenitori, essi devono essere integri e gli operatori devono comunque indossare guanti adeguati alla pericolosità dell’agente chimico manipolato.
- I prodotti e/o gli agenti chimici pericolosi, devono essere conservati in scaffali /armadi; questi non devono essere posizionati lungo le vie di fuga, nei pressi di uscite di sicurezza e comunque devono essere lontani da eventuali fiamme libere; non devono ostacolare il raggiungimento di dispositivi di emergenza (estintori, cassetta del pronto soccorso, ecc.).
- L’immagazzinamento di tali sostanze in scaffali/armadi adeguatamente fissati alle pareti, corredati di vasche di contenimento, costruiti di materiale robusto e resistente alla corrosione, muniti di ripiani con bordo esterno rialzato per evitare lo scivolamento dei contenitori e l’eventuale contenimento di piccole perdite.
- Posizionamento sulle scaffalature/armadi dei prodotti dei prodotti pulverulenti nelle zone alte, riservando a quelle basse i prodotti liquidi onde evitare che eventuali gocciolamenti possano generare reazioni chimiche improprie.
- La pavimentazione del locale deve essere impermeabile e realizzata in modo tale da favorire il convogliamento del prodotto liquido eventualmente fuoruscito dai contenitori in un apposito raccoglitore da tenere costantemente in efficienza.
- Il locale deve essere adeguatamente aerato (finestre, sistemi di ventilazione forzata, …) e i prodotti presenti devono essere posizionati in modo da non impedire il convogliamento dell’aria all’esterno.
- Presso ogni magazzino deve essere disponibile il materiale per l’assorbimento e la neutralizzazione di eventuali versamenti, come indicato nelle Schede di Sicurezza dei prodotti.
Disclaimer
Assopiscine precisa che le risposte ai quesiti, seppur elaborate con estrema attenzione e diligenza da parte dei Suoi professionisti, non costituiscono erogazione di consulenza professionale né legale, ma solo attività di informazione.
L’Associato (il Richiedente) è quindi espressamente ed esplicitamente tenuto a non basare le proprie azioni sulle consulenze e risposte ai quesiti posti e invitato ad approfondire le questioni trattate con professionisti di Sua fiducia.
Assopiscine non si assume alcuna responsabilità per eventuali problemi o danni causati dalle risposte ai quesiti e dalle consulenze fornite e neppure per le conseguenze negative che possa subire l’Associato (il Richiedente) che riferisca di essersi informato dalle risposte e/o notizie ricevute.