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Il trattamento con impianto di sterilizzatore ad elettrolisi del sale può recare danni a una piscina degli anni ’70 con tubazioni, prese di fondo, valvole e saracinesche in ferro?

AssoPiscine 23 aprile 2020, 4:30
Domanda estesa:
Una società che si occupa di sviluppo commerciale-immobiliare-impiantistico, nelle varie attività ha una associazione sportiva che gestisce a Roma, in zona nord, un impianto natatorio privato, cui accedono circa 90 soci e altri ospiti. L'impianto è costituito da una vasca unica per totali 500 m3 ca. con filtraggio a diatomee. Attualmente viene utilizzata la normale disinfezione a cloro e deve essere deciso di installare un impianto automatico con centralina; la proposta prevede l’installazione di un impianto di dosaggio reattivi cloro-acido o un impianto di sterilizzatore ad elettrolisi del sale e regolatore del pH. Trattandosi di una piscina in cemento armato realizzata negli anni '70, rivestita in mosaico, con tubazioni in pvc a saldare per mandata e ripresa, ma con tubazioni, prese di fondo, valvole e saracinesche in ferro e con boiler Culligan a diatomee, viene chiesto un parere circa il trattamento con il sale, avendo indicazioni opposte da manutentori diversi, se il medesimo può provocare danni a dette parti o se ha praticamente lo stesso effetto del trattamento con il cloro liquido.

In presenza di metallo è assolutamente sconsigliata l’installazione...



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